- Old age,
- memory,
- time,
- dementia,
- vulnerability
Copyright (c) 2025 Irene De Angelis

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Abstract
I drammi di Samuel Beckett Waiting for Godot ed Endgame furono pubblicati entrambi dopo la Seconda Guerra Mondiale, in un periodo dominato dal modello della pièce-bien-faite. Attingendo ricche fonti d’ispirazione da Jean-Paul Sartre e dalle avanguardie (Genêt, Adamov, Ionesco), Beckett offre un tipo di teatro non convenzionale, che rompe in modo radicale con il passato, incentrandosi sulla condizione liminale di quante e quanti non sono più giovani, ma le cui esistenze non sono ancora concluse, sospese in un limbo caratterizzato dall’incertezza e il grigiore esistenziale. Questo saggio analizza come in Waiting for Godot ed Endgame Beckett concepisca la vecchiaia come un periodo di transizione e vulnerabilità a cui è impossibile sfuggire, poiché tutti, entro certi limiti, siamo destinati al dolore e alle fragilità legate al declino.